Sbiancamento dentale: denti bianchi grazie al bleaching
Le macchie sui denti non sono solo antiestetiche, ma spesso anche inevitabili. L’assunzione di determinati alimenti e bevande può far perdere ai denti il loro bianco naturale e brillante. Lo sbiancamento dentale (detto anche bleaching) promette di riportare i denti al loro splendore, ma quanto è sicuro il bleaching e quanto dura l’effetto dello sbiancamento?
dm Italia
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30/09/2025
Sbiancamento denti: da dove derivano le macchie sui denti?
Sebbene alimenti e bevande abbiano un ruolo significativo nella comparsa di macchie sui denti, esistono anche altre cause che possono causare l’ingiallimento dei denti o altre discromie dentali.
Genetica: alcune persone hanno naturalmente denti più gialli, non essendo dotate di un bianco brillante. A seconda dello spessore o della trasparenza dello smalto dentale, i denti possono apparire più o meno gialli. Anche il miglior sbiancamento denti non può modificare la struttura genetica dello smalto, ma può migliorare visibilmente l’estetica.
Nicotina, caffè, tè e vino rosso: il consumo di nicotina non solo favorisce l’alitosi e la carie, ma è anche una delle principali cause dei denti gialli. Il tabacco può provocare forti macchie sui denti e compromettere la salute orale in generale. Anche i pigmenti presenti in bevande come caffè, tè e vino rosso si depositano sulla superficie dentale e penetrano nello smalto, rendendo inefficace la semplice igiene orale per prevenire le discromie. In questi casi, l’uso regolare di un prodotto sbiancante per denti o un trattamento professionale può ridare denti bianchi.
Scarsa igiene orale: una pulizia inadeguata favorisce l’accumulo di placca, tartaro e residui, che possono causare macchie evidenti sui denti. L’igiene quotidiana è la prima difesa prima di considerare di sbiancare i denti a casa o dal dentista.
Farmaci: alcuni antibiotici, soprattutto se assunti durante l’infanzia, possono causare discromie dentali. Anche i collutori utilizzati per trattare gengiviti o altre problematiche, come mal di gola o difficoltà nella deglutizione, possono contribuire a ingiallire i denti. In questi casi, parlare con il dentista è importante per valutare le opzioni di bleaching o altri tipi di sbiancamento denti.
Bleaching: come ottenere denti bianchi
L’offerta di prodotti per lo sbiancamento dentale è ampia: strisce, gel, mascherine, penne, polveri e dentifrici specifici. Questi prodotti contengono agenti attivi che penetrano lo smalto e rilasciano ossigeno sotto forma di radicali, responsabili della decomposizione chimica dei pigmenti che creano le macchie. In pratica, lo sbiancamento avviene tramite un naturale processo di ossidazione.
Quali tipi di sbiancamento fai da te esistono?
Esistono diversi metodi per sbiancare i denti a casa: ognuno ha caratteristiche, vantaggi e limiti. Ecco una panoramica pratica dei principali prodotti per lo sbiancamento denti che puoi trovare facilmente in commercio:
Gel sbiancante
Questa tecnica prevede l’utilizzo di una mascherina preformata riempita con il gel sbiancante e deve essere applicata sui denti per il tempo indicato. È importante evitare il contatto del prodotto con gengive e labbra.
Vantaggi: risultati generalmente soddisfacenti.
Svantaggi: per ottenere un effetto visibile, il trattamento deve essere ripetuto più volte.
Strisce sbiancanti
Le strisce sbiancanti, o bleaching strips, vengono applicate sui denti e lasciate agire per un tempo prestabilito. Dopo il tempo di posa si rimuovono e si sciacqua la bocca.
Vantaggi: facilità d’uso, praticità per chi vuole sbiancare i denti a casa rapidamente.
Svantaggi: copertura non sempre uniforme (spazi interdentali e superfici curve possono rimanere meno trattati); è consigliabile una pulizia professionale prima dell’uso per risultati ottimali.
Polvere sbiancante
Le polveri a base di carbone attivo vengono usate per spazzolare i denti con l’obiettivo di rimuovere le macchie superficiali. Molte persone le preferiscono come alternativa “naturale”.
Vantaggi: applicazione semplice e sensazione immediata di pulizia.
Svantaggi: l’uso prolungato può essere abrasivo per lo smalto, aumentando la sensibilità e favorendo nel tempo l’accumulo di nuove macchie.
Penna sbiancante
Le penne sbiancanti applicano il prodotto tramite un piccolo pennellino direttamente sul dente, perfette per ritocchi mirati.
Vantaggi: pratiche, rapide ed economiche per interventi localizzati.
Svantaggi: copertura limitata e necessità di mantenere la bocca aperta durante la posa; risultato meno duraturo rispetto a gel o trattamenti professionali.
Dentifricio sbiancante
I dentifrici sbiancanti contengono agenti abrasivi o chimici leggeri e sono formulati per offrire un effetto whitening durante il normale spazzolamento.
Vantaggi: uso semplice e continuo, utile per mantenere i risultati ottenuti con altri trattamenti.
- Svantaggi: non producono un vero e proprio sbiancamento del colore naturale del dente; l’effetto è limitato alle macchie superficiali.
Cosa considerare prima di uno sbiancamento fai da te?
Prima di intraprendere un trattamento sbiancante, è fondamentale sottoporsi a un controllo dal dentista. Qualsiasi metodo scelto comporta l’uso di sostanze chimiche che potrebbero danneggiare la salute orale, soprattutto in presenza di carie, gengive scoperte, tessuti danneggiati o altre problematiche. Inoltre, è essenziale verificare che i prodotti per uso domestico non contengano più dello 0,1% di perossido di idrogeno. Va ricordato che otturazioni e protesi dentali non si schiariscono con i trattamenti fai da te; quindi, per risultati uniformi spesso è consigliabile il bleaching professionale.
Bleaching professionale dal dentista: costi ed effetti a lungo termine
Il dentista utilizza prodotti con concentrazioni più elevate e strumenti specifici, come lampade sbiancanti o soft laser, in grado di trattare anche protesi e otturazioni. Questo garantisce un risultato uniforme e duraturo, che può persistere da sei mesi fino a due anni. Tuttavia, il trattamento ha un costo significativo: il prezzo varia dai 30 ai 70 euro per dente, con un totale che può oscillare tra i 400 e gli 800 euro. La durata dell’effetto dipende dalla tecnica utilizzata, dall’igiene orale personale e dalle abitudini di consumo: chi beve frequentemente tè, caffè, vino rosso o fuma, potrebbe notare un ritorno delle macchie più rapidamente. Lo sbiancamento professionale è dunque efficace per ottenere denti bianchi duraturi, ma richiede un’adeguata cura dentale quotidiana e, in molti casi, sedute di mantenimento.
Bleaching: rischi e precauzioni
Se i denti sono sani, il bleaching è considerato sicuro. Tuttavia, è importante proteggere i tessuti molli come gengive, lingua e guance da possibili irritazioni o ustioni chimiche. Durante i trattamenti domiciliari è essenziale seguire attentamente le istruzioni indicate sulla confezione del prodotto e assicurarsi che i denti siano idonei al trattamento. Invece, lo sbiancamento professionale, eseguito correttamente, non dovrebbe causare danni alla superficie dentale. In ogni caso, è sempre buona norma consultare il dentista prima di iniziare qualsiasi protocollo per sbiancare i denti a casa.
Rimedi casalinghi: funzionano per sbiancare i denti?
Dall’uso di bicarbonato, sale, acidi della frutta o altre sostanze naturali, i rimedi casalinghi possono spesso risultare dannosi per i denti. Ad esempio, il bicarbonato può inizialmente schiarire i denti, ma a lungo termine agisce come un abrasivo, indebolendo lo smalto e favorendo l’accumulo di pigmenti. Anche gli acidi della frutta possono compromettere la struttura dentale, aumentando le discromie nel tempo. In generale, i rimedi fai da te non sono adatti per lo sbiancamento dentale e spesso peggiorano la situazione.
Conclusione: chi desidera un risultato duraturo e uniforme dovrebbe considerare uno sbiancamento professionale. Il rapporto costi-benefici è sicuramente migliore rispetto ai metodi fai da te, che spesso richiedono più applicazioni per ottenere un effetto temporaneo.