Perdite vaginali: consigli e informazioni
È molto raro che le donne affrontino il tema delle secrezioni vaginali, le quali, tuttavia, svolgono una funzione fondamentale. Le perdite vaginali, infatti, a seconda del colore e della consistenza forniscono informazioni importanti sul ciclo femminile e possono segnalare in modo precoce l’eventuale insorgenza di malattie. Impara a conoscere il tuo corpo e scopri i vari tipi di perdite vaginali e come interpretarle.

dm Italia
Tempo di lettura 7 min.
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05/11/2024

Cosa sono le perdite vaginali?
Le perdite vaginali rappresentano una funzione del tutto normale dell’organismo femminile. La formazione di queste secrezioni è tanto naturale quanto quella della saliva.
Le perdite vaginali, in gergo medico note come fluor vaginalis, sono costituite da una serie di sostanze prodotte nell’area dei genitali interni. Si compongono di acqua (fluido capillare), cellule di desquamazione, secrezioni ghiandolari del collo dell’utero e microorganismi vari. Questi ultimi sono essenzialmente batteri lattici, i quali permettono che il valore del pH delle perdite femminili si mantenga tra 3,8 e 4,4, vale a dire nell’intervallo “acido”. La quantità di perdite vaginali giornaliere è intorno ai cinque millilitri e a seconda della fase del ciclo la loro natura e il valore del pH variano.
La funzione delle perdite vaginali
Le perdite sono in grado di ristabilire il delicato equilibrio microbico della flora vaginale, fungendo da protezione per gli organi sessuali e per il sistema immunitario. La vagina, inoltre, essendo un organo aperto, è più soggetto alle influenze dell’ambiente esterno. Le secrezioni fungono quindi da protezione naturale contro gli agenti patogeni o lo sporco.
Durante l’eccitazione sessuale l’attività ghiandolare incrementa e vi è così un aumento di fluido nelle secrezioni vaginali. Ciò consente di avere la necessaria “lubrificazione” durante il rapporto sessuale oltre a guidare lo sperma verso l’utero.
Perdite durante il ciclo
Le perdite vaginali sono un importante indicatore di fertilità. Nel corso del ciclo femminile, infatti, la consistenza e la quantità delle secrezioni variano. Nel periodo intorno all’ovulazione (circa a metà del ciclo mensile) le secrezioni vaginali aumentano e diventano più fluide. Se vi è un aumento di perdite “fluide” dopo il periodo di ovulazione potrebbero esserci maggiori probabilità di una gravidanza in corso.
Si tratta di un fenomeno innescato dagli ormoni ovarici, gli estrogeni e il progesterone, i quali stimolano le ghiandole del canale cervicale a produrre fluido. Al contempo il livello di acidità delle perdite diventa neutro (valore di pH pari a 7) per attirare gli spermatozoi, i quali hanno a loro volta un pH neutro. L’incremento di fluido rende le perdite più chiare.
Al contrario, poco prima dell’inizio delle mestruazioni le perdite possono risultare più torbide per via del possibile contenuto di cellule endometriali rilasciate.
Perdite prima del ciclo?
Le perdite che precedono le mestruazioni, le cosiddette “perdite bianche” si verificano nelle giovani ragazze uno o due anni prima della pubertà. Queste perdite iniziano a comparire già qualche mese prima del menarca. Per evitare che le ragazze si preoccupino e si sentano insicure in merito, è compito dei genitori affrontare la tematica in modo tempestivo.
Interpretare le secrezioni vaginali
Come detto anche in precedenza, nel corso del ciclo femminile cambia anche il colore delle perdite. Anche dopo una gravidanza le perdite vaginali risultano inizialmente di colore rosso chiaro e cambiano poi nel corso di più settimane passando dal marroncino al giallognolo per poi tornare nuovamente bianche. Questo cambio di colore è legato al processo di guarigione dell’utero in seguito alla nascita.
Da sapere: altri fattori che possono incidere sulle perdite vaginali sono lo stress, i medicinali, una gravidanza o la menopausa. In caso di dubbi e se ti senti insicura consulta un ginecologo.
Cosa indicano le perdite bianche?
Le perdite vaginali si possono considerare nella norma quando hanno un aspetto vitreo-trasparente o più denso e bianco. Se le perdite di colore bianco iniziano ad avere un odore particolare o vi è una modifica nella loro consistenza, ciò rappresenta un campanello di allarme.
- Perdite che non presentano una consistenza omogenea possono indicare la presenza di un’infezione fungina.
- Perdite bianco-grigiastre suggeriscono possibili malattie di origine batterica.
- Un odore simile al pesce può essere indice di un’infezione vaginale.
- Un “odore di pane” accompagnato da prurito è indice di una micosi vaginale.
- Perdite più dense di colore lattiginoso, in presenza di dolori, possono essere risultato di varie malattie a trasmissione sessuale.
Cosa indicano le perdite gialle?
In caso di perdite di colore giallo è importante osservarle attentamente, specialmente se sono accompagnate da sintomi come prurito o bruciore. La colorazione giallastra indica spesso che nel corpo è in corso una reazione autoimmune, come ad esempio il contrasto di un’infiammazione. Il colore giallo, tendente talvolta anche al verdastro è causato dai leucociti (globuli bianchi). Cause di perdite vaginali di colore giallo potrebbero essere, ad esempio, ferite, malattie a trasmissione sessuale o un’infezione da tricomonadi, il che potrebbe rendere necessario un trattamento con medicinali.
Da sapere: in caso di perdite marroni siamo solitamente di fronte al fenomeno di spotting, il quale si verifica verso la fine delle mestruazioni, all’inizio di una gravidanza o all’inizio della menopausa. Se queste perdite sono accompagnate da cattivo odore, dolori o se sono persistenti è necessario consultare un ginecologo.
Cosa fare in caso di perdite maleodoranti?
Solitamente le perdite vaginali non hanno odore o ne hanno uno leggermente acidulo. Un odore più marcato o persino sgradevole è un primo segnale di allarme. Come descritto sopra, la presenza di odori sgradevoli, che ricordano il pesce o il lievito possono essere indice di infezioni in corso. Anche odori metallici, acidi o dolciastri possono indicare la presenza di malattie, come ad esempio il diabete. Anche un tampone dimenticato può essere causa di cattivo odore.
In casi innocui, l’odore delle perdite può per un breve periodo essere legato a sbalzi ormonali, terapie con medicinali e persino il consumo di determinati alimenti (come gli asparagi o l’aglio). Se questo odore, tuttavia, dovesse persistere per più giorni è opportuno consultare un medico.
Consigli di igiene in caso di perdite vaginali
La vagina ha letteralmente proprietà autopulenti. Per mantenere in salute la flora vaginale è sufficiente detergere quotidianamente la zona intima con acqua e detergente intimo. Se l’ambiente vaginale è in uno stato di squilibrio può essere necessario ripristinare la flora vaginale. Gli asciugamani o le salviette intime possono portare germi nella zona intima. Quando occorre, proteggi la tua biancheria utilizzando dei salvaslip.
Ricorda di osservare sempre con attenzione le tue perdite vaginali. In questo modo saprai riconoscere al meglio le fasi del tuo ciclo ed eventuali problemi di salute per poter intervenire in modo tempestivo ed efficace.
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