Naturland
Associazione biologica e partner di dmBio.

© Naturland / Sebastian Stiphout
La collaborazione come partner
Il nostro obiettivo è quello di sostenere attivamente lo sviluppo dell’agricoltura biologica e, a tal fine, abbiamo trovato in Naturland il partner ideale. 4.000 agricoltori solo in Germania e 100.000 in 60 Paesi del mondo dimostrano che un’economia ecologica, sociale ed equa a livello mondiale, basata sulla collaborazione, è un progetto di successo.
Naturland è una delle principali associazioni per l’agricoltura biologica e ha già portato avanti numerosi e importanti sviluppi nell’ambito del biologico. Nel suo ruolo di associazione biologica tra le più rilevanti, Naturland promuove una coesistenza armoniosa tra regionalità e internazionalità in un mondo globalizzato.
Sempre più prodotti della linea dmBio presenteranno il logo dell’associazione biologica Naturland. Si tratta del terzo marchio di qualità raffigurato sui prodotti: oltre a questo, i clienti troveranno sulle confezioni anche il logo biologico tedesco e dell'UE.
Prodotti con il logo Naturland
Naturland ha una visione olistica della sostenibilità, come responsabilità per l‘uomo, gli animali e l’ambiente. Pertanto, gli agricoltori Naturland devono sempre convertire completamente la loro azienda agricola alla produzione biologica. Diversamente da quanto previsto dalle norme UE per l’agricoltura biologica, Naturland non consente la coesistenza di parti dell’azienda agricola gestite in modo biologico e parti gestite in modo convenzionale.
Anche in altri ambiti Naturland impone requisiti spesso più elevati rispetto a quelli previsti dal Regolamento UE in materia di produzione biologica. Tuttavia, gli agricoltori non sono certo lasciati soli nell’attuazione di questi standard: la stretta supervisione e l’affiancamento da parte degli esperti del servizio di consulenza professionale di Naturland è un elemento centrale della garanzia di qualità dell’associazione, in aggiunta ai controlli da parte di organismi di ispezione indipendenti.
Questa garanzia di qualità non è limitata ai confini dell’azienda agricola. Anche la trasformazione delle materie prime biologiche nei prodotti finiti è regolata da standard stabiliti da Naturland, che talvolta risultano, anche in questo caso, più severi e dettagliati rispetto a quelli del Regolamento UE in materia di produzione biologica. In questo modo si ottengono alimenti di elevata qualità, prodotti nel rispetto della natura e dell’ambiente.
Naturland, l’associazione per l’agricoltura biologica
Fondata a Monaco nel 1982, Naturland promuove l’agricoltura biologica a livello mondiale. Attualmente sono 100.000 i produttori Naturland in 60 Paesi del mondo che coltivano più di 480.000 ettari di terreno (inclusi terreni forestali) secondo gli standard dell’Associazione. Accanto all’impegno nell’ambito dell’agricoltura, Naturland ha svolto un ruolo pionieristico anche nello sviluppo di standard per una gestione biologica delle foreste, per un’acquacoltura biologica e per una pesca sostenibile. A questi si aggiungono gli standard propri dell’Associazione per i prodotti tessili e cosmetici.
Gli standard sociali sono parte integrante della certificazione Naturland. Inoltre, l’Associazione ha creato il sigillo Naturland Fair, una certificazione aggiuntiva che combina biologico ed equosolidale in un unico marchio. Anche in tanti altri ambiti gli standard Naturland sono più rigorosi rispetto a quelli previsti dalle disposizioni del regolamento UE sull’agricoltura biologica. Ecco qui una sintesi delle principali differenze:
Il marchio Bio tedesco e il logo biologico dell'UE
- I marchi di qualità nazionali si basano sul Regolamento UE relativo alla produzione biologica. Dal 1° luglio 2010 il logo biologico obbligatorio dell’UE sostituisce il marchio di qualità tedesco. Le aziende agricole possono affiancare l’agricoltura biologica a quella convenzionale. Le aziende agricole biologiche certificate UE sono autorizzate ad allevare solo un certo numero di animali per ettaro di terreno coltivabile o di pascolo, ma comunque un numero significativamente maggiore rispetto a quello consentito da Naturland. Non c’è alcuna restrizione rispetto alla quantità totale di fertilizzanti.
- Il mangime per gli animali dovrebbe essere biologico e proveniente dalla propria azienda agricola o dalla stessa regione. Tuttavia, la percentuale minima prescritta per suini e pollame è solo del 20%.
- La farina di carne, di sangue e di ossa è consentita come fertilizzante. Non c’è nessuna normativa vincolante riguardo all’impiego di leguminose azotofissatrici per il miglioramento del terreno.
- Sono 53 gli additivi consentiti nella produzione di un prodotto biologico (nella produzione convenzionale sono circa 350 gli additivi consentiti)
Il marchio Naturland
- Gli agricoltori Naturland sono tenuti a rispettare sia il Regolamento UE sulla produzione biologica che gli standard più rigorosi stabiliti da Naturland, tra cui il requisito della conversione dell’intera azienda agricola alla produzione biologica e gli standard sociali vincolanti per tutte le imprese. Inoltre, tutti gli standard Naturland si applicano allo stesso modo sia alle aziende agricole tedesche che a quelle internazionali.
- Restrizioni rigorose sul bestiame: gli agricoltori Naturland allevano un numero significativamente inferiore di animali per ettaro di terreno agricolo rispetto alle aziende agricole biologiche UE. La quantità totale di fertilizzanti è limitata, così da evitarne un uso eccessivo e prevenire l'inquinamento delle falde freatiche. La restrizione relativa al numero di animali allevati per ettaro di terreno agricolo consente, inoltre, di avere più foraggio proveniente dall’azienda agricola. In Naturland, almeno il 50% del mangime è prodotto dall’azienda stessa o proviene da un’altra azienda agricola biologica della stessa regione, la cui collaborazione è regolamentata.
- Le piante crescono su terreni naturali. Per la coltivazione dei campi viene utilizzata la tecnica della rotazione colturale (colture diverse vengono coltivate in sequenza sullo stesso appezzamento di terreno). I fertilizzanti chimici azotati, le farine di carne, sangue e ossa sono vietate. Devono essere impiegate piante azotofissatrici (leguminose) che forniscono alle colture da campo questa importante sostanza.